Melvin Jones nasce nel 1879 in Arizona (USA), figlio di un capitano dell’Esercito degli Stati Uniti. Terminati gli studi, si trasferisce a Chicago, dove lavora presso una compagnia di assicurazioni, costituendone successivamente una propria nel 1913. Entra subito a far parte del Business Circle di Chicago, uno dei tanti Club di uomini di affari, che si dedicavano esclusivamente a promuovere gli interessi finanziari dei propri soci. Melvin Jones, divenuto nel frattempo segretario del Club, si rese immediatamente conto che i soci avrebbero dovuto guardare oltre i problemi legati al lavoro e si pose una semplice domanda: “Cosa accadrebbe se queste persone, che godono di successo per il loro impegno, la loro intelligenza e ambizione, mettessero il loro talento al servizio delle loro comunità per migliorarne le condizioni?”. Il Business Circle di Chicago fu d'accordo e Jones contattò altri gruppi simili negli Stati Uniti, organizzò una riunione e il 7 giugno 1917 venne fondato a Chicago presso l’Hotel La Salle il “Lions Club International”.
Il nome fu l’unico punto controverso: Melvin Jones voleva chiamare la nuova organizzazione “Lions” in quanto era convinto, che il leone rappresentasse la forza, il coraggio, la fedeltà e la vitalità. Il nome “Lions” venne scelto fra molti altri nel corso di un ballottaggio segreto. Già alla Convention del 1919 ci fu un tentativo di cambiare il simbolo, ma un giovane avvocato di Denver (Colorado, USA) prese però la parola. Si chiamava Halsted Ritter e disse: “Il nome Lions non rappresenta solo la fratellanza, amicizia, forza di carattere e propositi, ma soprattutto le lettere, che compongono il nome annunciano al paese il vero significato dell’impegno verso la comunità: Liberty, Intelligence, Our Nations Safety, cioè libertà, intelligenza e la sicurezza del nostro paese”.
Da allora il nome è rimasto invariato: l’emblema è composto dalla lettera “L” in colore oro su uno sfondo circolare, contornato da un'area circolare con i profili di due leoni, che si danno le spalle e guardano verso l’esterno. La parola "Lions" appare nella parte superiore, la parola "International" nella parte inferiore. I leoni guardano il passato e il futuro, mostrando così l’orgoglio per l’eredità del passato e la fiducia nel futuro.
Nel corso del primo Congresso Nazionale, organizzato nel 1917 a Dallas venne stabilito uno Statuto e un Regolamento. Nell’anno successivo vennero stabiliti e approvati gli Scopi e il Codice dell’Etica Lionisitica. Tra i principali scopi adottati nel 1918 uno in particolare stabiliva, che “nessun club dovrà avere quale obiettivo il miglioramento delle condizioni finanziare dei propri soci”: questo scopo rimane ancora oggi uno dei principali punti su cui si basano le direttive dell’associazione.
Melvin Jones lasciò la propria compagnia di assicurazioni per dedicarsi a tempo pieno ai Lions presso la sede centrale di Chicago ed è grazie alla sua dinamica leadership se i Lions Club acquisirono il prestigio necessario per attrarre persone interessate al bene comunitario.
Già tre anni dopo la fondazione i Lions divennero internazionali con la nascita nel 1920 del primo club in Canada fino ad espandersi all’inizio degli anni cinquanta in tutto il mondo.
Una delle prime cause della quale il Lions Club si è occupato è la lotta contro la cecità, che ebbe inizio nel 1925 quando Helen Keller tenne un discorso alla Convention Lions Club International a Cedar Point (Ohio, USA), con il quale esortò i Lions a diventare i “cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre”. Da allora in tutto il mondo i Lions divennero noti per il servizio ai non vedenti ed a quanti hanno seri problemi con la vista, impegnandosi in progetti collegati alla conservazione della vista e soprattutto attraverso il Programma “Sight First”, un’iniziativa, che ha lo scopo di sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica sulla necessità di debellare la cecità.
Oggi il Lions Club International è la più grande associazione di servizio al mondo, con uomini e donne, che dedicano una parte del loro tempo libero a cause umanitarie. In base alle ultime statistiche si stima, che ogni anno i Lions Club donano oltre 512 milioni di dollari e contribuiscono con 64 milioni di ore di volontariato, equivalenti al lavoro annuale di 31.000 persone.
Il 28 marzo 1951 è la data ufficiale con la quale il Lionismo entra in Italia, trentunesima Nazione del Mondo e ottava in Europa: viene fondato infatti il primo Lions Club a Milano, seguito nel 1952 da Napoli e Torino.
La storia del nostro Club inizia il 2 aprile 1954, quando si costituisce il Lions Club Bolzano Bozen, undicesimo Club in Italia. Il Lions Club St. Moritz lo tiene a battesimo sotto l’auspicio dell’allora delegato Lions per l’Italia Oscar K. Hausmann il 19 giugno 1954, data ufficiale di costituzione del nostro Club.
I Soci fondatori furono: Leonida Bonapace, Luigi de Concini, Josef Gliera, Max Gruber, Hans Inderst, Francesco Longi, Marcello Longobardi, Edoardo Manfrini, Karl Margreiter, Hans Pobitzer, Eugenio Radnich, Mario Ravanelli, Tullio Rosina, Giovanni Verdier e Bruno Weger.
Il primo Presidente è Eugenio Radnich e i meeting si svolgono inizialmente presso l’Hotel Città, spostati nell’anno successivo presso l’Hotel Vittoria. Alcuni nostri soci vengono incaricati dall’allora Delegato per l’Italia a promuovere un nuovo Club a Trento e il 7 dicembre 1957 viene consegnata la Charter al Lions Club Trento, seguito nel 1957 dal Lions Club Merano.
Nel 1958 il numero dei nostri Soci sale a 36 per crescere progressivamente fino a raggiungere quota 59 negli anni novanta.
Nel 1996 a seguito della costituzione di un secondo Club a Bolzano, il Lions Club Bozen Bolzano Laurin, viene decisa una nuova denominazione del nostro Club, che diviene Lions Club Bolzano Bozen Host: il termine “Host Club” viene concesso dal Lions Club International a titolo di prestigio e riconoscimento al primo Club costituito nella municipalità.
Di seguito i Presidenti, che si sono succeduti fino ad oggi alla guida del Club:
1955 | Eugenio Radnich | 1975 | Karl Wiedenhofer | 1995 | Konrad Strozzega |
1956 | Hans Inderst | 1976 | Mario Todesca | 1996 | Paolo Gallmetzer |
1957 | Marcello Longobardi | 1977 | Hubert Hassl | 1997 | Luigi di Matteo |
1958 | Mario Ravanelli | 1978 | Gianni Marzola | 1998 | Giancarlo Massari |
1959 | Hans Pobitzer | 1979 | Hansjoerg Pobitzer | 1999 | Marco Melani |
1960 | Leonida Bonapace | 1980 | Sandro Bonvicini | 2000 | Alberto Kaswalder |
1961 | Max Gruber | 1981 | Anton von Lutterotti | 2001 | Stefano Mich |
1962 | Ippolito Pedrini | 1982 | Bruno Gallarotti | 2002 | Italo Nardi |
1963 | Karl Koessler | 1983 | Walter Eccel | 2003 | Natalino Vivaldi |
1964 | Edoardo Manfrini | 1984 | Darlo Luppoli | 2004 | Natalino Vivaldi |
1965 | Karl Koessler | 1985 | Reinhold Schluderbacher | 2005 | Giuseppe Barisonzo |
1966 | Adalgiso Manfioletti | 1986 | Gigi dalla Bona | 2006 | Michele Di Puppo |
1967 | Karl Kompatscher | 1987 | Peter Gliera | 2007 | Mario Cappelletti |
1968 | Domenico Ventafridda | 1988 | Roberto Tarascio | 2008 | Carlo Bertacchi |
1969 | August Pichler | 1989 | Roland Pruenster | 2009 | Paolo Petriccione |
1970 | Alberto Modolo | 1990 | Luigi di Matteo | 2010 | Michele Serafini |
1971 | Joachim Werther | 1991 | Konrad Strozzega | 2011 | Andrea Galantini |
1972 | Bruno Galantini | 1992 | Luciano Petriccione | 2012 | Guido Bonomo |
1973 | Artur Leichter | 1993 | Peter Eccel | 2013 | Martin von Malfèr |
1974 | Mario Tisot | 1994 | Antonio Masciullo | 2014 | Andrea Erlicher |